Come posso cominciare a narrarvi delle vicende del piccolo mondo, che saranno il filo conduttore di questo blog?
Di storie il piccolo mondo ne è pieno; è abitato da creature minuscole e meravigliose; tutto è ridotto alla dimensioni di pochi centimetri.le piante sono alte molto meno di un metro e le foglie sono piccole come monete da un centesimo, e le normali rocce appaiono a chi abita questo posto come delle gigantesche montagne.
Non ci è dato di vederlo, ma sembra che dove ci sia un ruscello, delle montagne e molti alberi ce ne sia almeno uno.
Ho riflettuto un bel po’ e poi, in una delle mie passeggiate in mezzo ai miei amati boschi, chinando un po’ la testa verso il basso, mi misi ad ammirare il rutilante (ma molto organizzato) via vai delle operose formiche.
Mi è venuto in mente, così, una vecchia storia, che vi vado a raccontare, la cui protagonista era un piccolo, coraggioso e forzuto essere: la formica Zaffiro.
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In mezzo al bosco in un piccolo spazio incantato viveva una piccola formica di nome Zaffiro, molto laboriosa e con un grande cuore.
L’estate era già inoltrata e il sole caldo d’agosto non dava tregua al formicaio, l’acqua mancava e le piccole formiche avevano sete.
Zaffiro era una formica esploratrice, una di quelle formiche che hanno il compito di perlustrare i dintorni del formicaio per vedere dove reperire il cibo per la colonia.
Una mattina, la regina fece convocare Zaffiro.
“Ai suoi ordini maestà”, esclamò Zaffiro trovandosi difronte alla regina.
“So che tu sei una delle formiche migliori della colonia, e ti devo dare un compito importante: devi trovare dell’acqua….le formiche appena nate ne hanno urgentemente bisogno"
Zaffiro partì immediatamente per la sua spedizione, armata del suo fido zaino e del suo libro degli appunti dove segnava le strade, i pericoli che incontrava e tante notizie utili che raccoglieva durante i suoi lunghi viaggi.
Si ricorda che le vecchie formiche parlavano di un fiume nel bosco, dove tutto era rigoglioso, indicando un sentiero che andava verso il Nord; sfogliando il suo prezioso libro vide un appunto che indicava un antico sentiero dove alla fine c'era una fonte d'acqua.
Senza pensarci su, nemmeno un istante, si mise in cammino.
Camminò per qualche interminabile ora, spedita, la piccola Zaffiro, ma la sua fatica non fu inutile.
Ad un certo punto del percorso Zaffiro sentì le sue zampine inumidirsi..aveva trovato l’acqua, proprio come dicevano le formiche anziane.
Zaffiro prese su di sé una goccia d'acqua, molto più grande rispetto alle sue dimensioni.
Decisa a portare la goccia d'acqua alla sua colonia, Zaffiro iniziò a cercare aiuto tra i suoi amici del piccolo mondo.
Chiese aiuto alle lumache, alle coccinelle e anche alle api, ma nessuno sembrava interessato ad aiutare la piccola formica.
Disperata, Zaffiro decise di provare l’impresa: “ porterò la goccia d’acqua da sola, alla mia colonia” esclamò in maniera convinta.
Con grande sforzo, riuscì a trascinarla verso la sua colonia. Fu un lungo e faticoso viaggio, ma alla fine Zaffiro riuscì a portare la goccia d'acqua alla formiche assetate.
Quando gli altri membri della colonia videro la goccia d'acqua, rimasero senza parole. Zaffiro era diventata un'eroina e tutti la ringraziarono per il suo coraggio e la sua dedizione alla colonia.
Il giorno dopo un’ enorme pattuglia (erano almeno in mille) di formiche, guidata da Zaffiro, partì verso la fonte d’acqua e la colonia non ebbe più sete.
Da quel giorno in poi, Zaffiro divenne una figura molto rispettata nel piccolo mondo e insegnò agli altri che anche le creature più piccole possono fare grandi cose se lavorano insieme e credono in se stesse.